Dog lover

[gwenchan]

Personaggi: APH America, APH Vietnam
Rating: Generale
Prompt: Princess Peach
Tags: Alternate Universe_Humans


Un clacson violento interruppe la quiete di un ozioso e uggioso pomeriggio. Erano da poco passate le due e in quel quartiere  le vie erano pressoché deserte. La maggior parte degli abitanti, infatti, aveva preferito ritirarsi in casa poco dopo mezzogiorno e nel sollevare gli occhi si poteva vedere come tutte le persiane fosse state rigorosamente chiuse contro la calura. 

 

Sarebbero riemersi solo nel tardo pomeriggio, passate le ore più calde, sebbene una serie di nuvole facesse sperare in un'improvvisa quanto insperata frescura 

 

Solo pochi temerari, per coraggio o necessità, continuavano ad aggirarsi per le strade, per lo più con il passo veloce di chi ha una commissione da svolgere e vuole sbrigarsela il prima possibile. Solo una coppia di giovani amici pareva non essere stata contagiata da quella frenesia.

 

 

Lanh si sistemò il cappello a falde larghe sulla testa, il guinzaglio di un meticcio legato al polso,

mentre il suono improvviso del clacson la faceva girare verso una macchina azzurro-turchese dalla carrozzeria tirata a lucido, ma di un modello che non poteva avere meno di cinquant'anni. Dal finestrino dell'auto era spuntato rapido un braccio e una mano annessa, che al ritmo del clacson si agitava verso il giovane che, di colpo, quasi comparso dal nulla, aveva appena attraversato la strada senza guardare. 

 

Disturbato dallo strombazzare violento, Princess Peach, il meticcio di Lanh si mise ad abbaiare a tutto volume, pur agitando la coda, rendendo così molto difficile capire se stesse ululando contro il clacson o insieme ad esso. 

 

Da una palazzina color pesca si affacciò la testa di una donna per gridare in uno spagnolo locale di fare un po' di silenzio. La macchina passò oltre, Lanh si chinò a prendere il muso del meticcio tra le mani per dargli qualche grattino e calmarlo un attimo. 

Quando sollevò lo sguardo, il giovane fonte di tutta quella confusione stava in piedi davanti a lei. Non ebbe però molto tempo per guardarlo bene in viso. In un attimo, infatti, lo sconosciuto si era accovacciato per fiondarsi a coccolare il meticcio, che si mise a uggiolare e a scodinzolare. 

 

"Devono piacerti proprio i cani" commentò Lanh, un po' per non rimanere lì a fare la bella statuina mentre uno sconosciuto sommergeva di carezze il suo cane. Princess Peach era sempre stata una bestiola affettuosa, del resto. "Il contrario della sua padrona" dicevano gli amici di Lanh. Di norma la donna non amava che qualcuno coccolasse il suo cane senza permesso, ma questa volta il meticcio sembrava godersela tanto che Lanh decise di lasciare correre.

 

"Sì, li adoro" rispose lo sconosciuto, grattando Princess Peach sul sottogola prima e dietro le orecchie poi. "Ho anche io un meticcio a casa" continuò "Ma l'ho dovuto lasciare a casa dei miei quando mi sono trasferito qui per lavoro".

Fece una smorfia di tristezza un po' esagerata, a dire il vero, ma abbastanza perché Lanh comprendesse che in fondo era sincero.

 "Comunque grazie." Con un'ultima carezza, lo sconosciuto si alzò di nuovo in piedi, pulendosi le  mani sul davanti dei jeans. "Va molto meglio."

 

Lanh era sempre stata un tipo solitario e non molto esperta nell'attaccare bottone. Tuttavia pensò di poter fare un'eccezione per una volta. 

"Noi stavamo andando al parco. Vuoi venire?" si trovò a proporre, mentre Princess Peach a sentire la parola parco iniziava a girare su se stesso. 

"Sarebbe fantastico" rispose lo sconosciuto.

"A proposito, io sono Lanh."

Lo sconosciuto sorrise. "Alfred."