Orange Gum

[gwenchan]

 Personaggi: APH Romano; APH America
Rating: General
Tags: Alternate Universe _Humans
Prompt: Bowling Il Birillo

Seduto comodamente a uno dei tavolini che delimitavano la zona di lancio, Romano si stiracchiò sollevando le braccia sopra la testa mentre Alfred, il suo ragazzo spediva la palla ad abbattere tutti e dieci i birilli in un unico colpo. 

"Eh, un altro strike, babe!" esclamò Alfred, girandosi verso di lui con una pezza piroetta e facendo un alquanto ridicolo segno della vittoria.

 

"Wow" Romano finse un applauso. "Un altro. Che sorpresa."

Da quando avevano iniziato a giocare Alfred aveva sistematicamente fatto solo strikes con la precisione di un cecchino. Alla lunga giocare contro di lui era diventato anche frustante, considerato quanto competitivi fossero entrambi. Al quinto strike Romano aveva semplicemente sbattuto la palla a terra e lasciato Alfred a divertirsi mentre lui si godeva una bibita ghiacciata a bordo pista. 

Questo era sicuramente più rilassante. Anche se un po' noioso, se doveva essere sincero. Cioè, la prima volta che riusciva a incontrarsi con Alfred dopo mesi e la sua idea di appuntamento si rivelava essere passare la giornata al bowling, nemmeno fossero stati in una stupida commedia americana. 

 

"Senti, non ho intenzione di passare qui la notte!" urlò ad Alfred. Quasi lo avesse sentito, in quel momento il suo stomaco si mise a gorgogliare. Dannazione. Tra una cosa e l'altra era quasi ora di cena e tutto il cibo che aveva visto di sfuggita alla zona ristoro gli aveva dato la nausea solo a guardarlo, da tanto sembrava grasso e unto. Potevano essere passati anni da quando si era trasferito con la famiglia negli Stati Uniti, ma la maggior parte della cucina locale continuava a disgustarlo. Soprattutto le schifezze scongelate che si vendevano al Bowling Il Birillo. 

 

"Hey, sto morendo di fame!" continuò, visto che Alfred non sembrava averlo sentito la prima volta, troppo preso a quanto sembrava dal battere il suo record.

Romano sbuffò, poi si infilò le mani nelle tasche del giubbotto, frugando per qualche spicciolo. Magari avrebbe potuto comprare un frullato. Quelli almeno sembravano commestibili. 

 

Niente spiccioli, ma le sue dita si chiusero comunque su qualcosa di interessante. Lo tirò fuori. Era un vecchio pacchetto di gomme da masticare, l'involucro esterno quasi del tutto stracciato, la marca o il gusto ormai illeggibili; ma Romano lo riconobbe lo stesso. Erano le gomme all'arancia che aveva comprato durante la gita in Florida quasi tre anni prima. Chissà poi se erano ancora commestibili. Tastò con cautela la gomma superstite, ancora nel suo involucro. Con tutti gli zuccheri e i conservanti che dovevano averci messo probabilmente sarebbe sopravvissuta alla prossima guerra nucleare. 

Strappò un angolino dell'involucro e annusò appena la gomma. Finora tutto nella norma. Mancava però la prova più importante. Molto piano, come se dovesse testare se un cibo era avvelenato, Romano strappò un minuscolo angolino e se lo mise in bocca. 

 

Sì, tutto commestibile. Si affrettò a scartare il resto della gomma, giusto in tempo per vedere Alfred mettere finalmente via la palla da bowling al suo dodicesimo strike di fila.

 

"Cosa stai mangiando?" gli chiese immediatamente non appena lo vide ruminare la sua gomma. In risposta Romano fece spallucce e gonfiò il primo pallone da fargli scoppiare in faccia, abbastanza perché Alfred potesse sentire il lieve sentore artificiale d'arancia. 

"Oh, ne voglio una anch'io!" esclamò, già allungando le mani in insistente richiesta. Romano gli fece vedere il pacchetto ormai vuoto. "Finite!"

Alfred fece spallucce, sempre con un sorriso a trentadue denti. "Nessun problema, comprerò un altro pacchetto."

 

"Non le vendono qui." Romano fece scoppiare un secondo pallone, mentre Alfred mutava il suo sorriso in un broncio un po' esagerato. "Non è giusto. Avremmo potuto dividere!"

"Il mondo è ingiusto" replicò Romano, continuando a masticare. 

 

Quasi gli andò la gomma di traverso quando Alfred lo afferrò e attraesse a sé per un bacio a tradimento. Senza volerlo Romano si lasciò andare. Alfred mancava ancora un po' di finezza quando si trattava di baciare, ma compensava ampiamente con l'entusiasmo ed era una cosa che nel tempo Romano aveva scoperto di amare di più di lui.

Baciare con la gomma ancora in bocca non era proprio il massimo della comodità, soprattutto quando dalle sole labbra si passò alla lingua. Tuttavia Romano serrò le dita sulla maglietta di Alfred e i dettagli persero importanza. 

 

Tranne uno. Lo  scoprire, quando si separarono, di non avere più la propria gomma in bocca. Vedendo poi Alfred ruminare non fu difficile fare due più due. 

"Il mondo è ingiusto" gli fece il verso quest'ultimo, con lo schiocco di un pallone di gomma scoppiato. 

 

"Non sai quanto" rispose Romano, con un pericoloso scintillio negli occhi, afferrando Alfred per il collo della maglietta e attraendolo in un nuovo bacio.

 

Quella gomma sarebbe stata di nuovo sua.