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Personaggi:  APH Prussia, APH Austria, APH Ungheria
Rating: Generale
Prompt: Non desiderare la donna d'altri

Note: MI rendo conto che il prompt sia un po' tirato. Ho voluto prendere spunto dalla gelosia che Gilbert prova nei confronti di Roderich quando si tratta di Elizavetha, per quanto sia troppo orgoglioso per ammetterlo.


Ungheria era radiosa oggi, una stupenda visione in bianco. O questo è quanto gli hanno raccontato, perché Prussia ha passato tutta la cerimonia nuziale a fissare il soffitto della chiesa. Già è tanto che abbia chinato la testa e obbedito alle istruzioni del suo capo di essere di rappresentanza per mantenere buoni rapporti di vicinato. Divertente. Come se non avesse cercato di sgozzare l'adorato Austria solo pochi anni prima, una minaccia sufficiente per il musicista fallito decidesse finalmente di addolcire il pugno di ferro sugli ungheresi pur di correre a rifugiarsi tra le sottane di Elizavetha.  
 
Comunque, Gilbert ha resistito giusto fino alla fine della messa, svicolando in barba a ogni dettame di etichetta mentre Ungheria lanciava il bouquet. Ora, mentre tutta la corte reale è ancora brindare e ingozzarsi di pasticcini - alla fine l'unica cosa buona di tutta la giornata, lui si ritrova di nuovo in chiesa. Non sa bene nemmeno come ci sia arrivato, seduto su una panca delle prime file con le mani intrecciate come da bambino quando pregare era come respirare. Quando Ungheria era un vero maschiaccio con cui fare a botte e le donne solo un problema da evitare come la peste.
 
Dicono che Ungheria fosse radiosa. Prussia ci crede. Non ha bisogno di averla vista. Una magnifica donna e un'ottima guerriera, per quanto nessuno lo sentirà mai ammetterlo ad alta voce. Deve aver sorriso, quel sorriso che non ha mai avuto per lui.  Non che a Gilbert importi. 
 
Dice solo che il delicato Roderich, che già ha il fiatone se deve salire un piano di scale, non è adatto alla magiara. Non la capisce né l'ha mai compresa. Gilbert ha lottato con e contro Elizavetha, le ha fatto i dispetti, insultata più di una volta, ma non l'ha mai voluta in catene. Tutto il contrario del damerino. Ungheria può anche essersi fatta fare il lavaggio del cervello a furia di suonate al piano, torte sacher e galanterie, ma Prussia si rifiuta di credere che sia così stupida. 
 
Gilbert preme la fronte contro le dita intrecciate fino a farsi male. Che poi, contenta lei. La perdita è sua. Niente più battute di caccia per ettari ed ettari di boschi, ma lezioni di minuetto. Con lui avrebbe potuto ancora divertirsi e combattere, invece di essere chiusa in un palazzo dorato tra trine e merletti. 
 
A conti fatti, ci sarebbe dovuto essere lui a quel maledetto altare, non il damerino dalla puzza sotto il naso che prima ha schiacciato la gente della ragazza sotto il tacco della scarpa e ora crede che un'unione di compromesso basti a rimediare, qualunque cosa pur di tenere insieme quell'impero fatto di regioni che se potessero gli darebbero tutte il benservito. 
 
 

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