The only thing he cannot do

[gwenchan]

Personaggi: Katsuki Yuuri; Victor Nikiforov
Rating: General
Tags: Established relationship; Alternative Universe _Athletics
Prompt: Spokon
Note: Victor sarebbe un decatleta in questa AU
 

Ormai Yuuri è proprio convinto che Victor lo faccia apposta.

"C'è qualcosa che non sai fare?" commenta, seduto a bordo pista, mentre il giavellotto di Victor sfreccia davanti al suo naso e si va a conficcare ben oltre la linea degli ottanta metri.

 

Si sta facendo buio e sono rimasti solo loro due al campo di allenamento. Victor perché domani ha la seconda parte della finale e i record non si battono dormendo, per quanto Yakov lo abbia avvisato su quanto poco consigliabile sia riempiersi i muscoli di acido lattico; Yuuri un po' per controllare che Victor effettivamente non finisca infortunato per il suo perfezionismo, un po' perché con la stagione olimpica non ha mai avuto molto tempo per stare insieme a suo marito.

 

"Dico sul serio!" insiste. Appena quello stesso pomeriggio lo ha visto ottenere il massimo del punteggio tanto nel salto in alto quanto nel lungo e fermarsi in un saldo secondo posto per le altre specialità, risultati che alla fine, sommati, lo hanno collocato in cima alla classifica già con un distacco notevole rispetto al resto del podio.

 

 

 

A volte Yuuri lo considera frustante, quando non si trova con la bocca spalancata nel guardare Victor passare l'asticella del salto con l'asta di una spanna buona, ricadendo poi sul materasso di sicurezza senza praticamente una goccia di sudore.

 

In realtà Victor non ha particolare potenza, ma compensa più che ampiamente con una tecnica impeccabile. Yuuri potrebbe giurare di non averlo mai visto subire un nullo in tutta la sua carriera nella IAAF. C'è una precisione millimetrica nelle sue pedane del lungo.

 

"In atletica, nello sport o in generale?" gli urla Victor, lottando appena per liberare senza rovinarla la punta del giavellotto incastratasi nel terreno. Sembra soppesare l'idea di fare un altro lancio, dirigendosi all'ultimo al proprio borsone dall'allenamento.

"Atletica" grida di rimando Yuuri. Sa già che per quanto bravo Victor posso essere, non ha effettivamente padroneggiato tutte le ventotto specialità olimpiche. Ci è andato vicino, però. Non a livello di competizione, ma abbastanza da non rendersi ridicolo.

Senza contare che è uno dei pochi ad avere risultati in entrambe le olimpiadi, estive e invernali, con quei due argenti di pattinaggio artistico quasi dieci anni prima prima che decidesse di voltare la propria attenzione all'atletica.

 

Yuuri all'inizio si era sentito quasi offeso che il proprio idolo abbandonasse così la specialità per cui era nato. Poi per caso si era trovato a guardare una delle prime gare di salto in alto di Victor durante un meeting Juniores ed era stato come innamorarsi di nuovo.

 

Yuuri non aveva abbandonato subito i pattini o il ghiaccio, ma si era comunque fatto accompagnare al campetto sportivo, giusto per provare, e prima di rendersene conto il pattinaggio era diventato un hobby e l'atletica una passione.

Negli anni aveva passato in rassegna tutte le specialità dai cento metri al lancio del martello fino a scoprire quanto la sua resistenza e il fondo andassero a braccetto. Soprattutto, era incredibile quanto il non doversi preoccupare del pubblico o dei giudici, di fili e rotazioni, ma solo di correre, fosse un toccasana per la sua ansia.

 

 

"Ah, allora è facile." Victor non esita un secondo, infilandosi la felpa - "Riuscire a stare sotto l'ora e un quarto in maratona. Contrariamente a qualcuno" conclude, buttandosi sull'erba al suo fianco e sollevandosi appena sul gomito per lanciargli un mezzo sorriso, quello che rende impossibile a Yuuri continuare a fare l'offeso. Ciò non gli impedisce comunque di fare il pignolo sui propri risultati. Potrà aver ottenuto solo un bronzo, ma non si batte il proprio record personale tutti i giorni.

 

 

 

"Per tua informazione è stata un'ora e dodici minuti e quarantanove secondi!"